Gli Amari. Un amore fedele
Mentre ascolti un album, ti capita mai di pensare al giorno in cui hai scoperto l’artista? 20 anni fa, gli Amari, Mario.
Mentre ascolti un album, ti capita mai di pensare al giorno in cui hai scoperto l’artista? 20 anni fa, gli Amari, Mario.
Ricordo molto bene la prima volta che ho sentito nominare gli Amari.
A quel tempo, per chi come me era malato di musica, di gruppi e di novità, trovare la propria medicina richiedeva tempo, sacrificio e dedizione.
Detto questo, ricordo quella fatidica sera invernale: la nostra “fame” di musica aveva vinto sul freddo e sulla nebbia e ci aveva guidato fino ad un piccolo locale della provincia. Avevo affrontato il viaggio trascinato dai miei amici, senza sapere chi suonasse, ma con la solita volontà di farmi emozionare e con la curiosità di scoprire un gruppo nuovo.
“Chi suona stasera?” – “Gli Amari!” – “… Mai sentiti” … -Ed è stato proprio quando stavo perdendo l’entusiasmo, cedendo alla stanchezza della settimana lavorativa, che improvvisamente sono stato travolto.
Cinque pazzi ululanti e incappucciati sono saliti sul palco.
Avevano felpe ognuna di un colore diverso, diversi colori accecanti e diverse sfumature ammalianti come il live che stavano per offrirmi: un’energia ed una vitalità inaspettate.
Anche per quella sera andai a dormire contento, perché la mia fame di musica era stata saziata.
Chi poteva immaginare, allora, quanto li avrei ascoltati ed amati?
Gli Amari sono così, ti si attaccano addosso e non ti lasciano più e, anche oggi, più o meno 20 anni dopo, le cose non sono cambiate.
Sarà per questo modo di cantare la straordinarietà della vita comune, la complessità delle semplicità.
Sarà la loro innata capacità di essere “maledettamente avanti” e precursori restando tremendamente pop e semplici. «Eternamente giovani, eternamente tristi, sorridenti, finti tristi, finti giovani, tremendamente belli».
Con “POLVERONE” gli Amari si focalizzano sul brusco cambiamento di stato delle cose e dei rapporti. Per un lungo periodo possono essere statici e ricoperti di polvere, fino a quando, improvvisamente arriva una folata di vento e tutto cambia. Gli Amari usano questo cambiamento come un filtro per metabolizzare le piccole rivoluzioni esistenziali che hanno condizionato le loro vite negli ultimi 4 anni.
È musica che nasce per sedimentazione di suoni non intenzionali, una specie di scenografia misteriosa pronta ad essere popolata di storie e personaggi.
Gli Amari arrivano dal vivo al Lumen Festival giovedì 21 giugno, per presentare il nuovo album, “POLVERONE”, uscito per Bomba Dischi/Universal il 20 ottobre e anticipato dai singoli “Dinosauro”, “Prima Di Partire” e “Gatti Di Polvere”.